La notizia, tratta dalla canonica sbirciata pomeridiana alle news di google, suonava più vicina al mondo dei videogiochi che dei sistemi operativi.
Dopo una rapida occhiata e pochi click, eccoci proiettati sulla pagina originaria dell’articolo da cui è possibile apprendere del rilascio sia della versione 2.0 del nuovo sistema operativo per sistemi mobile della Samsung, sia dell’SDK per lo sviluppo di applicazioni. Non ultima, l’esortazione da parte della casa produttrice ad utilizzare il suddetto ambiente a fini di test prima del rilascio finale.
In breve, stessa strada dei più noti IOS e Windows 8, ma in chiave Open Source con cuore Linux come Android.
Un altro click ed ecco che, dalla pagina esplicativa dell’architettura della piattaforma, si apprende quella che forse è la notizia più singolare, e cioè l’impronta prettamente “Web based” che la casa produttrice ha voluto dare all’ambiente di sviluppo.
Infatti, si legge che Tizen è una piattaforma standard-based, ottimo segno per ciò che riguarda il riutilizzo di quanto prodotto, basato su API Web conformi allo standard HTML5 (video, audio, form, 2D canvas, WebGL, CSS3, geolocation, vibration, Web socket, and Web worker) ed arricchito da funzionalità per l’interfacciamento con i sistemi di più basso livello come modulo bluetooth ed NFC.
Per non dilungarci in inutili e ridondanti spiegazioni, si rimanda per gli approfondimenti del caso all’indirizzo: https://source.tizen.org/documentation/architecture-overview.
Ciò che però merita qualche parola è lo sforzo interessante verso un ambiente che richiede un approccio “noto” soprattutto per chi sviluppa in ambiente web e, cosa altrettanto importante, secondo gli standard W3C. Il tutto arricchito da uno strato software che permette di prescindere dai dettagli di funzionamento del sistema operativo sfruttandone, nel contempo, le caratteristiche di più basso livello.
Autore
Vincenzo Tirelli
Innovation Manager – Senior Software Designer
Ho iniziato a collaborare con la SNAP a partire dal 2007, in qualità di ...