| Michele Buffolino

Una ricerca condotta da  comScore MobiLens™   rileva che la diffusione degli smartphone nel 2012 supera il 50% degli apparati mobili in circolazione. E' immediata l'equazione smartphone = piano internet flat: perchè - quindi - non sfruttare il collegamento internet per la messagistica immediata?

 Questa semplice intuizione ha fatto si che applicazioni come Whatsapp fossero scaricate, installate ed utizzate da circa 300 milioni di utenti (dato dichiarato dalla società).


Il precursore della messagistica immediata è stato l'SMS  - Short message Service, inventato da Neil Papworth nel 1992 - che consente agli utenti di scambiarsi brevi messaggi (fino a 160 caratteri per messaggio).

L'esiguo numero di caratteri a disposizione ha favorito lo sviluppo di un linguaggio "essemmessiano":

Mario: ciao Antonio Ke fai? A ke ora andiamo in palestra? :)
Antonio: ciao Mario sn dal dentista.si va alle 8? C 6?
Mario:alle 8 nn posso. A domani :D
Antonio: OK... C vediamo dmn

Il costo medio di un Sms si aggira intorno ai dieci centesimi di euro, quindi la breve conversazione che ha portato allo scambio di quattro sms, è costata circa venti centesimi ad ognuno degli interlocutori.


L'AGCom Autorità per la Garanzia delle comunicazioni, rileva che nel 2012 gli utenti mobile si sono scambiati ben 89 miliardi di sms. E' chiaro, quindi, perché 300 milioni di utenti preferiscano utilizzare il servizio Whatsapp per inviarsi messaggi!
Ovviamente non tutte le ciambelle riescono con il buco: felici gli utenti un pò meno le compagnie telefoniche; la società Ovum ha condotto uno studio nel quale si calcola che l'utilizzo di applicazioni e servizi come Whatsapp ha portato alla perdita per 
le suddette compagnie di 8,7 miliardi di dollari nel 2010 ed oltre 13 nel 2011.
Tali statistiche delineano i cambi di tendenza degli utenti, ai quali gli operatori telefonici rispondono essenzialmente in due modi: o cercano partnership con gli sviluppatori integrando le applicazioni nei propri prodotti, oppure modificano i termini e le condizioni di utilizzo del servizio (vedi Vodafone vs Skype ).

Fatto sta che da dicembre 2012 Whatsapp richiede il pagamento di 99 centesimi di dollaro all'anno in seguito ad un anno di utilizzo gratuito.
Inoltre il Garante della privacy ha richiesto alla società di Whatsapp chiarimenti in merito all'utilizzo degli indirizzi di utenti non iscritti al servizio. Il software, infatti, una volta installato sul dispositivo mobile effettua una scansione della rubrica, memorizzando gli indirizzi di tutti i contatti memorizzati.

Maggiori Info:

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