| Paolo Cocca

(prima puntata)

La contabilità

    Tutte le aziende hanno un sistema contabile che classifica i costi ed i ricavi in base alla loro natura, ovvero risponde, ad esempio per i costi, alla domanda: qual è stato il costo delle materie prime? Dell’energia elettrica? Del personale? Degli ammortamenti?

    Le scritture della contabilità ordinaria, classificando le voci di costo/ricavo in base ai criteri di bilancio contengono le informazioni relative alla qualità del costo, ma non il motivo, o meglio non la destinazione dello stesso.

L’esigenza dell’imprenditore

    Un conto economico o un bilancio di verifica possono dare all’imprenditore molte informazioni sui risultati e sull’andamento in generale dell’azienda, sulla composizione dei costi dal punto di vista della loro natura.

    Ma non sempre questo basta.

    Un’azienda, indipendentemente dalla dimensione o dalla natura commerciale o industriale può essere una realtà complessa o diventarlo, creando nella direzione delle domande per le quali vorrebbe velocemente una risposta. Basta la presenza di più linee di prodotto (commerciali o industriali), di più sedi geografiche, di più reparti, etc. affinché per il nostro imprenditore nasca l’esigenza  di misurare in modo più dettagliato l’azienda.

La necessità di affettare l’azienda

    Al nostro imprenditore, dicevamo, non basta più guardare la realtà aziendale nella sua interezza. Vorrebbe sapere quanto gli rende quel reparto, quanto gli rende quella sede distaccata o se gli conviene mantenere attiva una determinata linea di prodotto.

    Le motivazioni della necessità di considerare, dal punto di vista dei costi/ricavi, la presenza di queste sottoaziende si riassumono in:

  • decidere dove concentrare la propria attenzione
  • valutare la esternalizzazione di un reparto/servizio
  • valutare la esternalizzazione di una linea di produzione
  • ottimizzare la suddivisione delle risorse
  • valutare i costi ed i ricavi dei singoli prodotti
  • valutare i costi ed i ricavi dei singoli lavori

    In pratica si ha la necessità di verificare la destinazione dei costi e l’origine dei ricavi. La contabilità analitica permette di ottenere ciò.

La contabilità analitica

    Ovviamente con l’opportuno supporto di strumenti informatici, è possibile progettare e gestire la struttura dei dati necessari al funzionamento di un sistema di contabilità analitica adatto all’azienda che ne deve trarre i vantaggi.

    Come vedremo, pur esistendo degli standard per le modalità di lettura dei risultati, le modalità di imputazione, il livello di analiticità e, in generale, il progetto del sistema di contabilità analitica  è diverso per ogni azienda (anche dello stesso settore).

    Tali differenze sono dovute essenzialmente alla dimensione dell’azienda, alla sua struttura e, non ultima, alla complessità dei risultati che si vogliono ottenere.

 

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nelle prossime puntate:

Progetto di un sistema di contabilità analitica, definizione dei centri di costo, le commesse, esempi pratici, etc.

 



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