Dall'1 gennaio 2010 i fabbricanti di generi di largo consumo e le aziende retail, prime fra tutte quelle della GDO (Grande Distribuzione Organizzata), introdurranno un nuovo sistema di codifica su molti dei loro prodotti: i GS1 Databar (in passato RSS).
Il sistema GS1 e' uno strumento insostituibile per ottimizzare il ciclo produzione-distribuzione-consumo, in termini di efficienza e riduzione dei costi. Il GS1 DataBar completa il sistema degli strumenti abilitanti GS1 (es. simbologie EAN/UPC, GS1-128, ITF-14), introducendo nuove funzionalita' sul punto di vendita.
Il sistema GS1 consente l'identificazione dei prodotti a quantita' fissa destinati al consumatore e prevede che ad ognuno di essi venga attribuito un codice GTIN (Global Trade Item Number) composto da 13 cifre e da una corrispondente rappresentazione grafica (il simbolo a barre destinato alla lettura ottica). Il termine Global Trade Item Number (GTIN) indica il codice GS1 assegnato alle unita' consumatore, unita' imballo (o trade unit) o unita' logistiche ovvero a tutte le unita' commerciali sulle quali e' possibile recuperare informazioni predefinite (prezzo, descrizione), utili per tutte le operazioni commerciali.
I nuovi codici GS1 Databar possono contenere molte piu' informazioni e in minor spazio rispetto ai codici a barre EAN. Il GTIN dell'unita' consumatore e' cosi' composto: Prefisso Nazionale GS1: gestito dall'Istituto competente per la nazione; in Italia e' Indicod-Ecr e i prefissi di pertinenza di Indicod-Ecr vanno da 80 a 83. Codice proprietario del marchio: assegnato da Indicod-Ecr, identifica il proprietario del marchio (ad esempio, Rossi S.p.a, Pzza Duse, 2 20122 Milano).
Prefisso Aziendale GS1: e' costituito dal Prefisso Nazionale GS1 e dal Codice Proprietario del Marchio. Codice prodotto: ogni azienda puo' identificare fino a 1.000 prodotti (es. piselli extrafini gr. 500). Cifra di controllo calcolata in base alle altre cifre presenti nel codice tramite un algoritmo.
I codici GS1 Databar sono quindi molto utili quando, accanto al semplice codice prodotto, diventa necessario indicare elementi aggiuntivi come per esempio il prezzo, il lotto di appartenenza per una corretta tracciabilita', la data di scadenza e cosi' via. Per i prodotti freschi, la cui domanda da parte del consumatore e' crescente, la nuova codifica diventa necessaria, dovendo appunto indicare tutta una serie di informazioni sul produttore e sul prodotto stesso. E lo stesso vale per i prodotti a peso variabile, dove il peso, il prezzo e la data di scadenza andranno indicati con chiarezza. Il nuovo GS1 Databar per l'utilizzo nella distribuzione e' articolato in quattro versioni: omnidirezionale (omnidirectional), omnidirezionale sovrapposto (omnidirectional stacked), espanso (expanded), espanso sovrapposto (expanded stacked).
Non sempre, pero', il GS1 Databar sostituira' i codici EAN/UPC; sara' il proprietario del marchio a decidere. Se non sono richieste informazioni aggiuntive e le dimensioni della confezione consentono la stampa di un simbolo EAN/UPC, allora non vi e' alcuna ragione di cambiare, a meno che il proprietario del marchio non desideri recuperare dello spazio sulla confezione per includere piu' informazioni sull'etichetta del prodotto. Se la confezione ha sufficiente spazio per la stampa di un codice a barre EAN/UPC e tutto cio' che e' richiesto e' il codice GTIN-12 o 13, allora l'EAN/UPC rimane la soluzione appropriata.
Tutti i modelli di lettori Datalogic che troverai al seguente link supportano i codici lineari GS1 DataBar Lettori di codici a barre Datalogic
Autore
Raffaele Donatiello
Supplies Specialist
Consulente della SNAP dal 2000, mi occupo della gestione dei clienti e del ...